Un’altra notte insonne e scopro anche le corna che hai fatto alla fidanzatina delle elementari.
A questo punto che io dorma è più utile alla tua salute che alla mia...
#dajebrusa
Il video di Sorrentino che entra in sala a Cannes merita da solo la palma d’oro.
L’ho salvato per ripostarlo ogni volta che il mood lo richiederà. (Tipo un par di volte a settimana)
Alla romantica me di sedici anni vorrei solo spiegare che il sentimento che ha fatto aspettare Ulisse a Penelope per quei venti lunghissimi cazzo di anni non era amore, ma rancore.
Aperitivo in uno dei posti più fighi tra i posti fighi. Chiedo di cambiare la vodka col gin nel mio e mi rispondono che non è possibile perché usano i premiscelati. Quindi, te la tiri da cinquant’anni, fai pagare sedici euro uno spritz e non c’è un barman a prepararlo? Molto bene
L’originalità e lo spirito d’avanguardia che mi muovono ogni volta nell’acquisto dei miei costumi da bagno sono ammirevoli.
(Però la luce nel mio cesso meritava un selfone maleducato)
Ho visto una tizia indossare in spiaggia, sul costume bagnato, un vestito di seta verde identico al mio, che mi è costato quanto un rene al mercato nero e che metto in serate col botto.
Ecco, spiegata facile la vita di noi poveri come la merda, in ferie nei posti da ricchi veri.
Ferragosto è quella sera in cui ti rendi conto, guardando i ragazzi in spiaggia, che non sarai mai più Isabella Ferrari, perché oramai sei Virna Lisi già da un po’.
Vorrei dire ai gentili astanti che mi guardano camminare scalza per Nizza come si guarda uno con un solo occhio in mezzo alla fronte, che qui lo fece qualcuno ben prima di me e la gente si girava per altri motivi.
Io, purtroppo, ho solo rotto le scarpe.
Al tavolo a fianco un potenziale primo appuntamento.
Lei impeccabile, educata, praticamente una principessa.
Lui svaccato sulla sedia, a mezzo metro dal tavolo, una gamba qua, una gamba là a sparare una quantità di stronzate da far tremare i sismografi. Praticamente un coglione.
Due cose che ho imparato invecchiando (ché ormai ho l’età dei datteri):
⁃viaggiare non apre la mente: spesso fornisce dei cretini con molti km
⁃uno stronzo che ha sofferto, non diventa una brava persona, solo uno stronzo che si pensa a credito con la vita e il resto del mondo
In risposta ad un preventivo, mi hanno appena risposto che “Il capofamiglia vorrebbe valutare le seguenti modifiche”
IL CAPOFAMIGLIA.
E dal 1923 è tutto.
In ufficio c’è una ragazzetta, di quelle molto sapute su tutto, che impazzisce per Il Volo, sostenendo siano dei maestri della lirica e «lei modestamente se ne intende»
Alla domanda di quale fosse la sua opera o compositore preferito, rispose: «che c’entra, non seguo l’opera»
OK.
Amisci, io non volevo tornare sulla questione like, ché avrebbe ormai rotto tre quarti di minchia, ma lo spiegate voi al prete (o sedicente tale) che mi ha appena messo un cuore sotto la foto del culo, il fatto che oltre a Gesoo, lo vedo pure io?
Ora vi spiego la mia pigrirudine: ho un aifon15promaxturbominchia nuovo, chiuso nella sua scatola, ancora sigillata da NOVEMBRE, soltanto perché lo sbattimento del passaggio degli home banking mi mette ansia.
Spettinata, indossando la canotta da muratore, le braghe sei taglie più grandi e la miglior faccia di cazzo, di quella che nella vita dà fastidio, io esco.
Ciao.
Diapositiva di me che torno indietro a prendere il libro.
(mica perché lo legga per davvero, è che la copertina si intona alla borsetta e insieme stanno divinamente con le Birkenstok leopardate)
Il fatto che Tom Cruise in qualsiasi film da trent’anni a questa parte, sembri alto, pur misurando un metro e una cipolla, mi porta a credere che io non sia bruttina: la mia vita ha solo una pessima regia.
#MissionImpossible
Il mio primo viaggio vero fu a NY, ero appena maggiorenne, con mia sorella ben lontana dell’esserlo. Arrivammo con gli occhi e la testa pieni di film, di quelli che allora si chiamavano ancora telefilm e col preciso intento di vedere da vicino tutta quella magia. ⤵️
E chi sono io per non stare al passo?
Ripropongo e la metto pure appena sveglia, ché tanto sono praticamente tutte foto senza trucco, le mie.
#fotosenzatrucco
Piango da questa mattina.
Non sono le lacrime per la perdita di un caro, credo abbia a che fare con quella cosa del lutto generazionale. Con la presa di coscienza che a non essere immortali non sono solo i vecchi, pure la nostra generazione e tutto ciò che ci ha resi spensierati.
Selfone sulla vetrina del negozio di cessi, oggi senza cappello, ma con libro. (ché si intonava di più al vestito, mica so leggere, ho i capelli rossi)
Ha avuto molto più successo la foto dello scalone di ingresso di Palazzo Saluzzo di Paesana (no, non era casa mia) di alcune in cui sono nuda o quasi.
Per me è chiusa qui la polemica sul raccattare i like con le tette.
I like li prendono le cose belle.
(Poi riposto il culo)
Vedendo le nostre facce, credo ci avrebbe abbracciate, se solo avesse potuto.
Questa mattina credo di avere la stessa faccia, perché Chandler è uscito dalla porta viola della casa in mansarda che, per noi che sfogliavamo gli elenchi telefonici no, non era in uno studio di LA.
Per un fugace attimo della vita, il sabato sera, sono stata quella coi capelli rossi, gli occhi verdi, sotto le luci di qualche locale.
Ora sono quella coi capelli improbabili, i patch verdi, sotto la luce (da obitorio) della cucina, alle 22:27.
Perdoname madre por mi vida loca.
Una volta un tizio mi disse che, passati i dodici anni, per una donna non era più opportuno ordinare il cono gelato, meglio la coppetta, da asporto.
Credo di non mangiare una coppa gelato da quel giorno.
(Diapositiva di quanto rimane di un enorme, buonissimo, inopportuno cono)
Abito: Cavalli
Occhiali: Rayban
Scarpe: Vivenne Westwood
Faccia di merda: MIA
Ciao, io esco.
(Ché il mercoledì è il nuovo giovedì e via dicendo tutta quella cosa lì)
Oggi ho pianto senza riuscire a smettere, senza poter fermare le lacrime in alcun modo, ho pianto di gioia.
Funziona così quando ci si commuove per la felicità di qualcuno che porta in giro nel proprio petto un pezzo del nostro cuore.
Oggi si è sposato il mio migliore amico.
La prova costume spiegata facile:
- Lo specchio dirà sempre “fai schifo”
- I MDF sui social diranno sempre “sei bellissima”
- La tua migliore amica dirà sempre “come sei in forma”
- Tua madre dirà sempre “è troppo piccolo”
FINE.