I ricordi sono dei gran bastardi.
Uno se ne sta per fatti suoi quando legge: fero, fers, tuli, latum, ferre. E si ritrova a 14 anni in IV ginnasio, i quaderni Oleari, i capelli cotonati, le spalline e il prof. che interroga a sorpresa.
E pensi a quanto era bella, quella vita lì.