Al papà che stamattina sul 19 copriva continuamente le mani della figlia sordomuta dentro il passeggino perché "se prendi freddo alle manine poi non possiamo parlare bene",
sei tra le cose più belle che abbia mai visto. Avrei dovuto dirtelo.
Signora per iscrivere la bambina al centro estivo servirebbe la firma del padre
Sì ho letto ma è morto
Ah e non si può fare niente per averla?
Io resto immobile, non so che dire
Emma scoppia a ridere
Emma ha riso
Emma ha vinto
Siamo amici con Daniele da quando siamo piccoli, con sua sorella Fabiana e con la sua famiglia, da molto prima dell’incidente che lo ha reso anormale per loro.
Per me resta Daniele.
Fatevi molto schifo. Ma molto schifo. Diffondo su richiesta sacrosanta della famiglia
Mia nonna che puliva i fagiolini solo quando era serena perché “quello che ti lascia la mente libera diventa cattivissimo quando sei triste” tra gli insegnamenti più importanti della mia vita.
Ho passato una vita a non sentirmi abbastanza bella, abbastanza simpatica, abbastanza importante ed a far sentire gli altri abbastanza anche quando erano pochissimo. Ora mi sono abbastanza rotta i coglioni.
Mia nonna mi diceva "se ora non puoi permetterti le scarpe che ti piacciono, aspetta e metti da parte i soldi; non comprarne altre, ti faranno male i piedi e finirai per odiarle mentre le consumi."
Ora so che non ha avuto mai intenzione di parlarmi di scarpe.
Io ho perso un marito, sono sola con una bambina ed ho una malattia genetica, la prossima ragazzina a cui sento dire che vuole morire perché non può avere le nuove hogan giuro la accontento io.
Vedere mia figlia che chiede piangendo perché il papà è morto proprio a lei e non sapere cosa dire ti fa guardare tutto con occhi strani ma se sono occhi non ostili ma consapevoli che non abbiamo tempo, allora sono occhi sani e ben venga tutto anche se respirare è difficile.
Chiariamo una cosa.
Io non voglio che mi tolga il fiato, non voglio non capire più niente e neanche perdermi negli occhi di nessuno.
Io voglio qualcuno che, con tutta la razionalità del mondo, quando torna a casa, sente che è a casa perché dentro ci sono io.
Ho finito.
Anche se sono le 7 di mattina e per strada i mezzi non passano, le scuole sono chiuse e le macchine vanno a passo d'uomo, noi che scivoliamo sui marciapiedi stiamo tutti ridendo.
Perché noi Romani oggi abbiamo tutti 5 anni.
#nevearoma
“Le donne francesi hanno un modo di parlare molto più raffinato di quelle italiane”.
Io giustamente per smentirlo gli ho risposto “ma vaffanculo te e questi stereotipi del cazzo”.
Stereotipi mi sembrava raffinato.
Ci sono cose che un malinconico non può permettersi. Fermarsi davanti alle finestre che danno sui cortili, fermarsi davanti ai treni che partono, fermarsi a pensare. Fermarsi.
Dovremmo avere in rubrica solo numeri che possiamo chiamare, nell’armadio solo vestiti che possiamo mettere e vicino solo cose che possiamo toccare ed invece siamo pieni di forse, chissà, prima o poi, magari e sono quelle le cose che, se poi non succedono, fanno malissimo.
Mia nonna diceva che a letto truccati ci andavano i pagliacci, gli ubriachi e le persone che avevano pianto per amore.
Ed è un casino quando sei tutte e tre.
Quando aspettavo Emma sono stata quattro mesi in ospedale e Paolo per quattro mesi ha dormito in macchina sotto la finestra della mia stanza “così quando ti affacci almeno mi vedi”. E allora dopo essere stata tanto amata come potrei mai accontentarmi.
E ringraziatele le donne quando parlano troppo, quando se la prendono per niente, quando si sentono trascurate, quando fanno scenate e quando domandano e la risposta non va mai bene. Vi stanno facendo entrare, coglioni.
Chissà se oggi hai riso, hai visto un porto, hai avuto freddo. Chissà se ti hanno preso per mano, se ti hanno baciato, se ti hanno capito.
Chissà se, invece, hanno visto che ti fermavi un attimo e guardavi nel vuoto per poi proseguire.
Come capita a me quando penso "chissà se'.
Non discutere con uno stupido, ti trascina al suo livello e poi oddio lì se si sta bene ma quanto deve essere bello non capire un cazzo, senti posso rimanere?
Sarebbe bello se con le persone funzionasse come con i cocomeri che dai una bussatina e "questo no, è vuoto" e invece ci tocca conoscerle e pure affezionarci prima di capirlo.
Non sono bella, non sono furba, non uso strategie, sono sincera fino al limite, onesta, fedele, dolce, premurosa, attenta.
Ma dove cazzo voglio andare in questo mondo di gente a cui piacciono tanto gli stronzi.
Le persone che scrivono lettere, che fanno areoplanini di carta, che camminando svoltano all'improvviso, che riescono a piangere, che si nascondono nei libri, che accarezzano, che cercano il senso, che resistono; vi prego, non le distruggete mai.
Hai presente quando non riesci ad aprire un barattolo poi lo passi a qualcuno e dopo un attimo lo apre?. Essere la persona sbagliata per qualcuno deve essere proprio così.
Io vorrei solo assomigliare alle piante grasse che possono sopravvivere con un filo d'acqua, con un filo di luce, con un filo d'aria e poi dal nulla esplodono in quei fiori meravigliosi come a dirti guarda cosa so fare io con quello che per te non è mai stato abbastanza.
Dio li fa, fanno schifo, io li incontro, diventano migliori, se ne vanno, incontrano qualcun altro, vivono felici e contenti.
Non sono single, sono l'aiutante di Dio.
A chi ti ha aspettato quando sembravi non tornare, a chi ti ha detto quel no che ti ha liberato, a chi ti ha lasciato andare e non si è più voltato, a chi non ti ha trattenuto per bisogno personale, a chi ha avuto paura quando l’avevi tu, a chi si é accorto. Grazie.
È Pasquetta e c'è il sole.
Cosa dobbiamo aspettarci adesso?
Le buste del supermercato che non si rompono?
La tangenziale libera alle sette di sera?
Gli uomini che capiscono?
Chiedo.
Ettore Scola diceva che non puoi mettere i libri a caso e che se vicino ad Anna Karenina c’è Don Chisciotte, di sicuro lui proverà a salvarla. Funziona così anche per le persone, se ne metti una incrollabile vicino ad una fragile, quest’ultima di sicuro proverà a salvarla.
Quanto sarebbe bello avere tanti soldi, entrare nei negozi e comprare senza guardare il prezzo e invece "allora se compro questo mi restano 26 euro meno i croccantini del gatto, più il biglietto della metro, meno radice quadrata dello shampoo, niente lo poso".
Ho iniziato a mollare.
Basta trovare tempo per chi non lo trova per me, basta cercare spazi per chi non li cerca per me, basta convincere chi non è già convinto, anzi così convinto che tempi e spazi li ha trovati ancora prima di me.
Ho iniziato a stare meglio.
Noi emotivi non sappiamo neanche litigare perché durante un litigio già stiamo pensando a dove abbiamo sbagliato noi, a dove abbiamo esagerato noi, a come rimediare e questo è bellissimo ed è da tutelare ma credetemi, è anche durissimo da sopportare.
Ma insultate solo la gente sui social o siete disponibili anche per riunioni di condominio, rotture sentimentali, gente che sorpassa a destra; fatemi sapere.
A noi emotivi dite che esageriamo, che non sappiamo aspettare, che prendiamo tutto sul personale, che facciano tragedie, che non sappiamo dare il giusto valore alle delusioni. Esagerati sì, però andava bene quando quell'esagerazione serviva a vedervi migliori di come siete.