Valentina
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Chissà quanti ragazzini oggi, si siederanno per la prima volta senza saperlo, accanto al loro migliore amico.
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Vicino casa passa l'autobus della scuola, oggi ho sentito il conducente parlare con un bimbo minuscolo:
- Senti Diego, capisco che devi andare a controllare quanti fiori sono nati, se gli alberi intorno sono diventati rosa o bianchi e i gatti, ma posso aspettarti solo 5 minuti.
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Mio nonno diceva che quando hai un grosso problema, che puoi risolvere solo tu, l'unica cosa che ti serve davvero è il silenzio per pensare. Così andava in chiesa, pur essendo ateo, come mio padre va nei boschi, come io vado nei musei: noi tre siamo uguali.
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Il motto dei papaveri deve essere all'incirca questo: ehi, qui c'è una ferrovia vecchia e rugginosa, rendiamola super carina tutti insieme, dai!
(vale anche con i sentieri poco calpestati, i ruderi, le macerie)
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Sogno di avere una libreria aperta fino alle 24.00: potrei tener chiuso la mattina ma poi vorrei davvero rimanere in negozio fino alla mezzanotte, parlando con la gente ho capito che quelle buie sono le ore più vulnerabili, in cui hanno bisogno di un luogo caro ancora aperto.
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Oggi ho visto di nuovo la candida vecchina, dentro il cimitero monumentale, è venuta con un pacco di semini per uccelli e li ha sparsi sopra la tomba del marito con movimenti delicati. Mi ha detto che quando lei se ne va, loro scendono a mangiare, così sa che lui non rimane solo.
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La NASA ha rilasciato l'immagine più nitida degli anelli di Nettuno mai catturata negli ultimi trenta anni ed è un po' come quando parli per molto tempo con qualcuno mai visto di persona, poi lui un giorno ti manda una foto, ma tu lo sapevi già che era bellissimo.
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Ho trovato le vecchie chiavi di casa di nonno, ma la casa è stata venduta e ristrutturata anni fa, quindi questo mazzo apre la porta di un edificio che si è trasferito sull'isola che non c'è, in cui esiste ancora il roseto, lo stanzino pieno di fumetti, le maioliche, i nonni.
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Nel 1950, se venivi sorpreso da un tempesta di neve a New York, potevi facilmente rifugiarti in una delle sue 386 librerie, appena svoltato l'angolo. (oggi sono meno di 80)
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La più bella e la più brava attrice vivente, perché si e basta.
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Certo, sapere l'inglese, il tedesco, il francese dà soddisfazione, ma mio padre sa parlare con le oche, con le piante, con il bosco, con il mare, con tutti i bambini e coi gatti di strada più sgangherati.
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Quando sei felice, nessuno ti chiede perché, mentre tu saresti pure disposto a dire tutto, tanto sei felice. Quando sei triste invece. tutti ti chiedono perché, mentre tu vorresti solo startene un po' in pace, zitto, a fissare le foglie che si muovono.
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Di quando eravamo piccoli più di tutto rimpiango quella magnifica sensazione, che andarsene in giro nel bosco con un grande ramo raccolto senza motivo, potesse risolvere gran parte dei problemi.
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Babbo che mi manda disegnini, fatti con le matite che gli ho regalato io. (1)
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Ce l'ho fatta! I vecchini del paese mi hanno accettata nella loro cerchia esclusiva: mi salutano anche da lontano, se la mattina presto mi vedono passeggiare escono e mi aspettano vicino ai loro campi, mi donano le verdurine di cui vanno fieri, mi propongono tombola e carte.
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Domenica ho comprato un cappotto usato di lana blu, al mercatino di paese. Aveva una tasca sfondata e mia suocera si è messa ad accarezzarlo prima di ricucirla, così abbiamo trovato un cammeo, scivolato giù fino all'orlo, con una testina bianca piena di boccoli, su sfondo nero.
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Ma perché il simbolo dell'amore deve essere per forza un cuore, il simbolo dell'amore sono le foglie gialle di Settembre, i violini, le cabine telefoniche, le dediche sui libri, i lampioni accesi di notte, le biglie colorate e le sale buie dei cinema.
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Io volevo lavorare in una storica biblioteca, con un piccolo angolo libreria, che è pure un piccolo negozio di fiori in Normandia, attaccata ad un graziosa sala da tè, da cui esce sempre un delizioso profumo di dolci e pane fresco.
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Nonna aveva ragione su tutto: sulle rose che crescono meglio se parli loro, sul dare nomi ai gatti e non chiamarli solo micio, sugli shortbread, sui libri di Simenon non ce n'è uno brutto, sul restare in silenzio per non spaventare le cose belle, come gli uccellini in giardino.
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Djokovic è un incredibile sportivo, il suo tennis è potente e completo, la sua determinazione è incrollabile, ma è anche un uomo che non sa essere di esempio, che non eleva lo sport a qualcosa di più grande delle sue vittorie, è un uomo molto più piccolo del suo grande tennis.
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Oggi un turista giapponese si è fermato davanti a me e ha usato il google traduttore per dirmi che mi muovo aggraziata, come una ballerina ed io sono rimasta lì sorridente, senza parole.
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Quando tirate su con le due mani una gonna lunghissima, per non cadere a faccia in giù mentre correte su per le scale, non vi sentite un ostinato e risoluto personaggio della Austen?
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I vecchini in pensione non sanno mai cosa fare, dicono. Ma mio padre, ecco, lui lo sa. (parte 1)
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Formerò presto un club, di ragazze vestite di nero che leggono libri.
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Quando vi spazientite per una persona davanti a voi che cammina piano, fate come questo babbo, che questa mattina spiegava al figlio che si può andare più lenti per tanti motivi: età, tristezza, un infortunio, indole, piacere, per raccogliere fiori, per sognare ad occhi aperti.
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Più parlo con la gente, più capisco i poeti, che si rivolgono solo alla luna.
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Mia figlia Alice somiglia alla canzone Fiore di Maggio, di Concato. Così un giorno gliel'ho detto e da allora ogni volta che l'ascolta piange e quando vedo che la ascolta e piange piango pure io. Sono una dedicatrice professionista.
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C'è questo ragazzino, ha chiesto un bouquet e lo sta scegliendo fiore dopo fiore, col vivaista. Lui sorride e chiede come si chiama la sua innamorata, lui arrossisce e dice che si chiama Giulio. Vuole qualche foglia e solo fiori gialli, perché Giulio è bello come il sole.
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Nothing Compares to U è una canzone di Prince, ma quando lei la cantò si capì che era sua da sempre, perché la cantava come se le fosse rimasto qualcosa incastrato in gola, che era un po' come mi sentivo io a quell'età, mentre la ascoltavo, con qualcosa incastrato in gola.
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Se una persona si mette ad un tavolo vicino alla finestra per guardare fuori, se si mette sotto un albero di ciliegio con un libro, se cammina di notte sotto i lampioni, non sta male, non è malinconica, non ha bisogno di niente. Vuole solo stare da sola, in un posto che le piace.
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A me piace parecchio questa scusa delle stelle cadenti, per dire che in fondo non ce la facciamo proprio, a fare a meno di sogni da rincorrere di nascosto e pure al buio.
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Quando mi chiedono perché dovrebbero leggere un libro scritto centinaia di anni fa, dico loro che certi giorni è davvero confortante, sentirsi compresi da Fëdor Dostoevskij.
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Una ragazza di 19 anni, la Pilato, gareggia alle Olimpiadi per il suo paese, arriva quarta, è felice: ci ha messo tutto il suo impegno, ottenendo un grandioso risultato. Chi la intervista si aspettava rammarico e frustrazione, lei porta commozione e gioia, vincendo più dell'oro.
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Mamma aveva un'amica che lavorava al museo delle cere di Madame Tussauds, a Londra, nel suo ufficio venivano ammucchiate le statue che non ricevevano più molta attenzione e così lei le teneva lì, ogni tanto ci parlava, chiedeva loro anche consigli sui vestiti e sull'amore.
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Non sono mai stata d'accordo con il fatto che siamo cenere e cenere torneremo: io voglio essere polvere di stelle, chiaro di luna, luce di lampada al cherosene, riflesso multicolore sul vetro e quella cosa che c'era negli occhi di Mastroianni.
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Le ragazze non amano i ragazzi, le ragazze amano gli scritti inediti di Salinger, viaggiare sole, imparare a riparare il vecchio pattino di nonno per attraversare il lago, formare una rock band, gli adattamenti cinematografici delle opere di Lovecraft, i musei di notte, le serre.
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Alcune ragazze non sono fatte di meringa, sospiri e broncio alla francese. Alcune ragazze odorano di timo, si vestono come il vecchio del faro e sanno remare fino a Capo Nord.
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Piango quando vado alla stazione a salutare qualcuno, quando finisco un libro che mi piace, quando perdo la matita blu, quando nessuno ascolta i vecchini che parlano del passato. Il mondo ha bisogno di ragazze dai capelli scuri, che piangono per le cose piccole e rimediabili.
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Cose belle che fanno i gatti: per dirti che ti vogliono bene, non usano parole sbagliate, ma socchiudono lentamente gli occhi; quando invece vogliono farti un regalo davvero gradito, ti portano code di lucertola, pelle di serpente e piume di uccello, per potenti pozioni magiche.
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Amo davvero tanto le disordinate pile di libri non letti, che ci augurano la buonanotte dal comodino: sembrano quel mazzetto di bei pensieri, progetti e felici ricordi, che ci sostengono nei periodi faticosi.
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Ho sentito una bambina chiedere alla nonna che cosa significasse non battere cigno, sto sorridendo da un'ora e ho voglia di andare al lago.
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A fine Maggio la cosa più bella era tornare a casa, in due sullo stesso motorino, con questa luce e la tua migliore amica che ti stringeva forte in vita per non cadere e poi ti metteva il mento ed il sorriso sulla spalla.
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Siamo intimamente e segretamente connessi ad un mucchio di persone che non incontreremo mai, sono quelli che prendono i nostri stessi libri in biblioteca.
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Quando il mare restituisce quei pezzi di vetro e di ceramica smussati, che non sono più capaci di tagliare nessuno, è perché, alla fine, si sono sentiti compresi e molto amati dalle onde.
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C'era questa ragazzina in comunità che non riusciva più a essere felice, le dettero come compito di battere le mani quando qualcosa la faceva sorridere, era bello sentirla nei momenti più impensati. Trovava divertenti le persone che non sapevano spiegarsi e le scarpe nuove.
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C'è una manifestazione portata avanti dalle margherite, nell'oliveto vicino casa.
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Se qualcuno ha scelto voi, come unica persona a cui confidare una cosa importante (come è potente questa cosa?), non ha scelto anche il vostro ragazzo, mamma, sorella gemella, amico caro e bagnino del mare. Quella cosa la dovete custodire, come fosse l'ultimo horcrux rimasto.
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Quando state vivendo qualcosa, che diventerà un bel ricordo, si vede proprio sulla faccia. Questa mattina un babbo pedalava sotto la pioggia cantando, il figlio sul seggiolino rideva con la testa rovesciata indietro, protetto da un minuscolo ombrello con le meline rosse e gialle.
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Io non lo so definire con certezza l'amore, però secondo me fa lo stesso rumore della crosticina della crema catalana quando si rompe, del vento fresco tra le fronde degli alberi, delle fusa morbide dei gatti, di una poesia che ami, letta ad alta voce.
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Mia nonna si rifiutava categoricamente di buttare i fiori che nonno coglieva per lei, in giardino, così quando si avvicinava il loro momento li prendeva amorevolmente uno ad uno e sceglieva con cura le pagine dei libri che li avrebbero conservati per sempre.
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Gli adulti devono davvero riuscire a capire, che ad ogni età le cose accadono sul serio e smetterla di pensare che una perdita, un dolore, un amore, una vittoria, un bel voto valgano meno a 10 anni.
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Alice dice che siccome non abbiamo raccolto le more loro pensano di non piacerci più, ma a volte se qualcuno ti piace lo lasci dov'è.
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Quelli che conservano i fiori dentro i libri, quelli che collezionavano sassi da piccoli, quelli che facevano le gare con i tappi di latta delle bibite, quelli che al buio cercano stelle e lucciole, quelli che sono felici con un foglio bianco ed una matita, hanno i superpoteri.
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Ad un signore è caduta una matita, una di quelle a più colori che sul foglio lasciano arcobaleni, l'ho rincorso e mi ha ringraziata tanto, un po' commosso. Allora, mi dico, se vedete che a qualcuno cade una cosa anche piccola, rincorretelo, può essere una cosa a cui tiene tanto.
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A me piace un sacco la mia vita, però mi fregano tutte le altre, che non potrò vivere mai. Tipo:
1 essere una libraia irlandese, che abita in un paesino minuscolo sul mare e si sposta solo in bicicletta, mentre saluta proprio tutti gli abitanti, ma di più il burberissimo Oisin.
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@Agenzia_Ansa
Pensiamo anche che non subito e non tutte hanno l'istinto di reagire, molte si bloccano, si terrorizzano, rimangono scioccate, ferite. Se quello dei venti secondi è il parametro, siamo ben oltre il tollerabile, non è un paese per donne.
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3
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Può capitare di sentirsi soli, ma poi ci sono: i libri di Kafka, le interviste di Salinger, le betulle, i fiori velenosi, i negozietti polverosi di antiquariato, le librerie con le scale in ceralacca rossa, il rumore delle onde e del vento, gli occhi che ridono, la luna, il rock.
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Quando vedo la coda di un aereo scomparire tra le nuvole senza rumore, penso a quante cose non esistono solo perchè mi giro un momento dopo.
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Sabrina Salerno che posta dieci foto con la maglietta bagnata ed io penso che non esista nessuna donna più bella di Meryl Streep barricata dentro l'ascensore, con un vestito bianco asettico, gli occhi rossi ed i capelli spettinati, mentre dice a Dustin Hoffman di non amarlo più.
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Gruppo di supporto per le ragazze che attendono già l'autunno.
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Hanami significa "guardare i fiori" e milioni di giapponesi aspettano quel momento, in cui possono godere di una pioggia ininterrotta di petali sulle loro teste, il resto dell'anno comprano ombrelli trasparenti con disegnati boccioli di ciliegio, per ricordare quella stagione.
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In estate, mi piace: andare al mare tardi per non mettermi la crema solare, fare colazione in giardino, leggere all'aperto fino a che non scende il sole, cogliere le more aiutandomi con il manico dell'ombrello, rispondere alle cicale, tuffarmi di corsa, i campi viola di lavanda.
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Passo davanti alla vecchia casa dei nonni, il susino, il fico, il cachi non ci sono più ed al loro posto hanno messo una casina per attrezzi, un barbecue, il nulla ed io invece mi ricordo quando alcuni pittori locali chiedevano di poter venire a disegnare lì. Vado via veloce.
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Quali sono i vostri posti nel mondo? I miei:
- quell'angolino nascosto in biblioteca, pieno di polverosi libri antichi che parlano di labirinti, miti greci, costellazioni.
- i boschi della Contea di Armagh, in Irlanda.
- il quartiere di Shinjuku, a Tokyo.
- dentro la neve.
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Io, da grande, voglio rimanere quella che parla con le statue nei musei, con le case abbandonate, con i cancelli che non portano da nessuna parte, con l'edera sopra i muri, con i gatti di tutti i colori.
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Certe ragazze non sono fatte di sentimentalismi rosa confetto, certe ragazze sono fatte di un romanticismo malinconico, color zinco verde ed ardesia grigia, come i tetti sopra Parigi.
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Gli alberi che disegna babbo, in questo periodo, sembrano giganti piante di lavanda.
3
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C'era questa ragazzina gotica in fila dietro di me, davanti al forno del paesello e quando sono uscita al suo posto ho trovato un gatto nero, seduto sul marciapiede. Potrebbe essere che la ragazza abbia semplicemente cambiato idea, o si sia stancata di aspettare, ma per me no.
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A Parigi, nei primi anni del '900, Vincent van Gogh era letteralmente ossessionato riguardo alla combinazione fra colori. Comprava gomitoli di lana (🖤) al posto di costosi colori, per vedere se il blu cobalto potesse davvero stare bene accanto al giallo cromo del suo cuore.
5
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Le crepe di certi antichi dipinti ad olio, quelle degli edifici storici, ci dicono che rimaniamo incantevoli, anche con indosso evidenti cicatrici.
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Non ho più voglia di parlare, io voglio solo usare lampi e tuoni, come fa la tempesta.
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Agosto è il più malinconico dei mesi, la fine dell'estate sembra la fine di tutto, ma poi arrivano le piogge sui vetri, il vento fresco, le foglie gialle che danzano dappertutto, le minuscole zucche di Halloween, i maglioni caldi, il tè profumato e siamo di nuovo felici.
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Se carichi il carillon al contrario la ballerina si toglie le scarpette e corre a ballare, a piedi nudi, nel bosco.
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Lui non si arrabbiò, mi guardò e con un tono di voce basso e dolce, mi disse solamente:
- Se stai male, sono felice di mettere a posto anche per te, se no, ricordati solo di non essere troppo contenta di far fare agli altri le cose che avresti dovuto imparare tu. Fregata. 🖤
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3
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Alice è nata oggi e anni fa le dedicai quella canzone di Concato, che parla di un fiore di maggio. Lei la prese sottogamba, poi l'ascoltò davvero e iniziò a piangere, come piange per il colore verde, per la pioggia, per Kafka, per l'Irlanda, per i gatti, perché è bella come loro.
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Non mi sono mai sentita Cappuccetto Rosso e neppure la mamma, non il lupo né la nonna e mai mai sarò il cacciatore: io sono sempre stata il bosco.
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Nonno non toglieva mai le piante morte dal giardino e nonna si arrabbiava da morire, ma lui sorrideva e le chiedeva di aspettare, infatti arrivavano gli uccelli e strappavano col becco fili e fiori secchi dalle piante morte per fare il nido e allora nonna lo abbracciava forte.
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Oggi una persona mi ha detto che non gli piace la musica ed io ho pensato a tutte le volte che ho messo una canzone per riuscire a piangere, per non sentirmi giovanissima e sola, per ballare male insieme a qualcuno, per arrivare in un posto, per riflettere, per studiare.
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Alice non ha mai finito una matita, così abbiamo un piccolo cassetto dedicato a tutte quelle consumate fino ad arrivare ad un centimetro, dice che va bene così e che non si butta mai via un amico vero che ti ha permesso di colorare cieli, foreste, temporali, torri e cristalli.
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Batto la testa contro il muro solo per trovare il passaggio nascosto.
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Mi dite tre cose che fate meglio da soli?
Cammino da sola
Disegno da sola
Penso da sola.
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112
I posti in cui ci sentiamo felici, hanno la testa fra le nuvole.
5
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Io voglio salire sui tetti delle case a suonare il jazz, come succede negli Aristogatti. (però suonerei le canzoni dei The Cure, ecco)
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Mio padre avrebbe dovuto fare l'artista, ma siccome suo padre non aveva voglia di fare nulla, ripose i colori nel cassetto e trovò un lavoro presto, per portare la paga a casa. Adesso, a ottanta anni, fa l'artista, quello che gli sarebbe toccato se suo padre avesse pensato a lui.
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C'ho provato ad essere socievole, ma mi viene meglio fare il vecchio del faro.
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Quando nonno aveva una grossa lite con nonna, usciva senza dire una parola e poi si metteva a guardare le foto di loro due che conservava nel portafogli: prima di parlare voleva avere bene in mente i mille motivi per cui l'amava ed il solo, piccolissimo, per cui si era irritato.
2
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111
Io odio l'estate, ma un padre è appena passato in bici con sua figlia piccola sul portapacchi, lei aveva queste lucine accese a forma di ananas ed urlava:
- Ehi babbo, tu fai Peter, io Wendy e le lucine sono la scia che lascia Trilli!
Qualche volta, amo l'estate.
3
10
110
Babbo che mi manda disegnini, fatti con le matite che gli ho regalato io. (2)
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109
Le vecchie macchine da scrivere Olivetti, erano un esercizio di coerenza, tu battevi sul tastino e vedevi davvero come andava a finire.
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Quella sensazione: io seduta sul sedile posteriore della macchina dei miei, di ritorno da un pomeriggio al mare, loro che parlavano con la risata in gola ed in sottofondo canzoni degli anni '80, fuori dal finestrino la luce delle 20 in estate, che è la più bella dell'universo.
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Bisogna stare attenti alle cose belle, sono collane di perline, quando si rompono finiscono nelle fessure del pavimento e non le trovi più.
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A Giulia Torelli, dico che i vecchini del mio paese le fanno il culo: sanno parlare con competenza e passione di arte, letteratura, storia, scienza e politica; si prendono cura di persone, alberi, piante, frutta e verdura; a 80 anni si inventano una bella cosa nuova al giorno.
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Mia madre quando non la vede nessuno canta la Turandot, come faceva nonna e mangia caramelle di nascosto, come faceva nonno. Mia madre quando non la vede nessuno legge i bigliettini che le scrivevo da adolescente, in quel periodo in cui facevamo fatica a comunicare e si commuove.
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