La mia vicina è una ragazza sfortunata. Malata, disoccupata, sola (non è un problema, ma per lei sì).
Stasera, crisi di panico, ha suonato, singhiozzava.
Per me era un'estranea.
Ora è qui: divano, cioccolata, coperta, gatto, con le donne della mia casa, parlano da un'ora.
Bene.