![Massimo Mazzucco Profile](https://pbs.twimg.com/profile_images/1716458411506716674/wpZ5ZMhA_x96.jpg)
Massimo Mazzucco
@MaxMazzucco
Followers
12K
Following
0
Statuses
122
CANADA E MESSICO CHIAMANO IL BLUFF DI TRUMP “Mr. President” ha avuto il suo primo impatto con la realtà: dopo che il Canada ha minacciato pesanti ritorsioni economiche sui dazi del 25% proposti da Trump, e dopo che le borse hanno iniziato a barcollare in previsione di queste ritorsioni, Trump ha deciso di “sospendere” l’imposizione dei dazi al Canada per un mese. In cambio, ha avuto una semplice assicurazione da parte di Trudeau che verrà rinforzato il controllo delle frontiere, per sgominare un inesistente “traffico di droga” dal Canada. In altre parole, Trump ha abbassato la cresta. Situazione simile con il Messico, dove Trump aveva minacciato dazi sulle importazioni al 25%. M a è bastata la rassicurazione da parte di Claudia Sheinbaum di “mandare 10.000 soldati lungo il confine” per far sospendere i dazi anche al Messico (da notare – ma forse Trump non è stato informato – che lungo il confine ci sono già 15.000 militari messicani attivi, per cui la Sheinbaum non deve mandare proprio niente). Quindi anche qui, aria fritta. E domani tocca alla Cina. Teoricamente, entro ventiquattr’ore dovrebbero scattare i tassi sulle importazioni dalla Cina del 10%, ma vedrete che alla fine “si troverà un accordo” anche qui, e di questi famosi dazi non se ne farà nulla. Andrà a finire che l’unica che resterà fottuta sulla questione dei dazi sarà l’Europa. Ma a questo ormai ci siamo abituati. Massimo Mazzucco
64
48
246
ITALIA: RICATTATI DA TUTTI A non più di un mese da una liberazione avvenuta sotto ricatto, quella dell’ingegnere iraniano scambiato per il ritorno in patria di Cecilia Sala, un trafficante di esseri umani, il capo della polizia giudiziaria libica Almasri, è stato arrestato a Torino su mandato della corte internazionale dell’Aja, ma subito rilasciato e riportato addirittura in patria con un volo di stato. Secondo il tribunale dell’Aja, Almasri è “sospettato di crimini contro l'umanità e crimini di guerra, tra cui omicidi, torture, stupri e violenze sessuali", ma noi lo abbiamo immediatamente rilasciato, perchè evidentemente fa parte di quel patto segreto con la Libia di cui nessuno vuole ammettere l’esistenza: noi paghiamo fior di quattrini ai libici perchè trattengano nel loro paese il maggior numero possibile di migranti, mentre chiudiamo un occhio - in questo caso anche due – sui metodi assolutamente disumani con cui vengono trattati i migranti in quel paese. Mentre dovremmo condannare pubblicamente la Libia per i lager al cui interno vengono trattenuti e torturati i migranti africani, noi facciamo finta di niente e ci crogioliamo nelle “statistiche positive” che mostrano una riduzione del numero di immigrati provenienti dalla Libia. E quando per sbaglio ci ritroviamo fra le mani il capo di questi criminali, noi lo lasciamo subito andare con una scusa qualunque, perchè non vogliamo assolutamente irritare i libici dai quali siamo palesemente ricattati. Certe cose ti fanno sentire davvero orgoglioso di essere italiano. Massimo Mazzucco
23
93
313
TREGUA A GAZA: IL DOPPIO INGANNO Mentre a Washington va in scena, fra Biden e Trump, il teatrino di chi si prende il merito per l’accordo raggiunto in Palestina, a Tel Aviv va in scena l’altra metà della rappresentazione, ovvero il gioco poliziotto buono-poliziotto cattivo fra Netanyahu e Ben-Gvir.
11
51
170
CECILIA SALA: LA FAVOLA A LIETO FINE Standing ovation in parlamento, Cecilia Sala che torna in Italia è come la nazionale che vince i mondiali. E’ stata arrestata senza che ce ne dicessero il motivo, ed è stata liberata senza che ce ne dicessero il motivo. Però, proprio tre giorni prima del suo arresto, in Italia era stato fermato il cittadino iraniano ricercato dagli USA; ma questa è solo una coincidenza. E proprio tre giorni prima del rilascio della Sala, la Meloni è andata di corsa da Trump a Mar-a-Lago. Ma anche questa è un’altra coincidenza. Il viaggio di Meloni – ci dicono - non era per parlare della Sala, e il governo italiano conferma oggi che non c’è stato nessuno scambio con il cittadino iraniano. Le due vicende, conferma Tajani, non c’entrano niente l’una con l’altra. E noi naturalmente ci crediamo: Cecilia è stata liberata solo perchè gli iraniani si sono improvvisamente commossi per i suoi grandi occhioni da cerbiatta ferita. Che bello vivere nel mondo delle favole. Massimo Mazzucco
137
341
1K
MENTANA HA PERSO IL LAVORO Enrico Mentana resta senza il suo lavoro preferito: quello del censore delle idee altrui. Il nostro Catone nazionale infatti sarà presto spogliato dall’autorità di fact-checker che gli aveva concesso Zuckerberg, grazie alla quale i redattori di Open potevano decidere le sorti dei post su Facebook secondo il loro piacimento. Meta ha infatti annunciato che da oggi negli USA – e presto nel resto del mondo – verranno revocate tutte le “licenze” ai fact-checkers nazionali che fino ad oggi hanno goduto di questo perverso privilegio censorio. Attenzione, non è certo che Zuckerberg faccia questo perchè si è ravveduto sul vero ruolo che devono avere i social, che dovrebbe essere quello di garantire la libera espressione di chiunque, nel rispetto delle leggi vigenti. No, Zuckerberg ha fatto questa scelta solo perchè è obbligato a farlo per motivi economici, visto che la popolarità di Facebook è decisamente in declino, mentre X di Musk sta diventando la nuova isola felice della libertà di espressione. Zuckerberg corre quindi affannosamente dietro a Trump e Musk, ma come “effetto collaterale” noi non dovremo più provare la disgustosa sensazione di vedere un nostro post censurato da un giornalista qualunque, solo perchè costui ha deciso che le nostre idee possono non piacere a quelli che stanno al potere. Come hanno detto giustamente ieri sera su LA7 Travaglio e Caracciolo, l’unico fact-checker autorizzato a decidere se una notizia è valida o meno è il lettore stesso, che è perfettamente in grado di decidere da solo se si trova davanti ad una bufala o meno, e non ha certo bisogno di un aiuto da parte di “paparino Mentana” per scegliere cosa leggere e cosa no. Massimo Mazzucco
392
1K
4K
MUSK RINUNCIA ALLA LUNA: “E’ SOLO UNA DISTRAZIONE” Avete presente la storiella della volpe e l’uva? La volpe non riusciva a prendere l’uva, perchè era troppo in alto, e allora, per non fare brutta figura, disse: “Non mi interessa prenderla. Tanto non è ancora matura”. Idem ha fatto Elon Musk. A chi gli chiedeva aggiornamenti sulle future missioni lunari lui ha risposto “No, andiamo direttamente su Marte. La Luna è solo una distrazione”. Lascio questo spazio libero per le vostra risate: [………………]. Dopodichè il novello Leonardo da Vinci ha aggiunto qualcosa di incomprensibile, che si traduce più o meno così: “Il rapporto fra massa e orbita è la misura-chiave. Quindi la massa in rapporto alla superficie di Marte [manca il verbo, ma chissenefrega]. La prima deve essere nell’ordine dei megatoni rispetto all’orbita per anno, per costruire una colonia sostenibile su Marte.” Praticamente: tarapia tapioco come se fosse antani, con scappellamento in orbita bassa. Ragazzi, questo è l’uomo che sussurra direttamente all’orecchio del presidente USA. E chissà cosa ci capisce Trump, in tutto questo sussurrare! Ve la vedete la sua faccia, quando Musk gli parla di megatoni? (“Cos’è, roba da scopare?”) Massimo Mazzucco
112
115
596